L’intelligenza artificiale offre opportunità e rischi anche nel mondo del lavoro. Le professioni sono infatti ancora attualmente segnate da profonde discriminazioni e stereotipi di genere che portano a segregazione orizzontale (le donne sono una piccola minoranza all’interno di certe professioni) e verticale (nella carriera). Se l’intelligenza artificiale parte dai dati di fatto, quindi, rischia di reiterare e perpetuare gli stereotipi, aggravando gli squilibri che già caratterizzano la nostra società. Solo un approccio di diversity e la trasparenza dei dati e delle modalità del loro trattamento può permetterci di usare l’intelligenza artificiale per promuovere l’uguaglianza e combattere gli stereotipi.