Giornalisti, medici, ricercatori, professori universitari: nessuno è escluso dal rischio di sostituzione. Gli algoritmi mettono in pericolo i nostri posti di lavoro, ma il fenomeno può essere governato, perché il vero nodo è dare a tutti di che vivere dignitosamente, non inchiodare l’umanità a lavori faticosi, usuranti e ripetitivi. Il futuro è dietro l’angolo e tornare indietro non può essere la soluzione. Ne discutono Boeri, De Masi, Ienca, Staglianò.